Ugo Fornari
26 aprile 2011
Serata Lions Club Alessandria Marengo con il Prof. Ugo Fornari sul tema
”Sesso e morte nei serial killer”.
"Tutti i perversi vivono per la morte ed in quel modo si curano dalla loro tristezza e mettono in scena il loro spettacolo". Così esordisce il prof. Ugo Fornari, Docente di Psicopatologia Forense, durante l’incontro avvenuto martedì 26 aprile, presso il ristorante Il Grappolo di Alessandria.
Invitato dalla Presidente Lions Marengo Anna Corti Papa e presentato dal Comandante della Polizia Municipale Pier Giuseppe Rossi, Ugo Fornari ha parlato in maniera delicata ed elegante delle psicopatologie dei serial killer, un argomento non semplice, includendo vicende così scabrose che hanno riempito la cronaca italiana, come il caso Bilancia di Imperia, Misseri, l'omicidio di Cogne, Garlasco ,..
Il Prof. Fornari, che ama distinguersi dai criminologi, è uno psichiatra che trascorre il tempo tra manicomi, carceri, al fianco di giudici e analizza le situazioni: "Questi signori, queste persone che commettono questi omicidi non sono così interessanti come si vede nei film".
Per sfatare false credenze, aggiunge: "L'ultima cosa che cerca il serial killer è il rapporto sessuale con la sua vittima, ma lo fa impazzire vedere la persona distrutta dal terrore. In carcere il serial killer vive benissimo perchè non ha stimoli. Anzi sono modelli di comportamento che quindi, beneficiando della legge, escono talvolta con permessi".
“Non tenetevi dentro sospetti e angosce" suggerisce il prof.Fornari per tutelarsi da possibili coinvolgimenti "parlatene ad una amica ma soprattutto alle forze dell'ordine che sono preparate e vi possono aiutare anche chiedendo l'intervento di specialisti". E tra le tele tessute da questi soggetti malati c'è oggi non tanto la frequentazione di luoghi pubblici quanto il comodo internet attraverso il quale un male intenzionato viene a conoscere usi e costumi della sua potenziale vittima.
La spettacolarizzazione offerta dai media non giova certamente e questi pazzi traggono sostegno dalla notorietà macabra ma che è pur sempre una forma di notorietà.
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